I primi mesi del 2020 lo hanno confermato in maniera evidente: la Comunicazione in azienda ha un’importanza fondamentale. Quando la disgregazione dovuta all’emergenza ha travolto come un’onda tutte le consuetudini che davamo per scontate nei luoghi di lavoro, molti manager sono stati costretti a fare i conti con strumenti tutt’altro che collaudati per mantenere i contatti con dipendenti e colleghi, così come i lavoratori, dalle loro spesso improvvisate postazioni, facevano il possibile per rimanere al passo e garantire la produttività attraverso nuovi sistemi di collaborazione. Abbiamo tutti toccato con mano quanto potesse essere differente avere uno scambio faccia a faccia davanti a una scrivania o davanti a uno schermo del computer.
Raccogliere il guanto di sfida lanciato da questa – spesso traumatica – esperienza significa dotare la propria azienda di tutti gli strumenti utili, dal punto di vista pratico come teorico, a garantire un buon livello di comunicazione interna, che sia esplicitata attraverso la presenza fisica o che avvenga da remoto. Siamo tutti d’accordo, infatti, su quanto incida un buon livello di comunicazione sia sul fronte della produttività, favorendo gli scambi collaborativi e incentivando creatività e innovazione, sia sul fronte del coinvolgimento, della motivazione del personale e della trasmissione dei valori e della cultura aziendale. Tutti elementi da tenere in grande considerazione quando ci si appresti a realizzare un piano di comunicazione interna, fondamentale per non incorrere in errori dettati dall’improvvisazione.
Passare da una situazione emergenziale ad una strutturata presuppone infatti una corretta pianificazione, che sia capace di mettere in chiara luce le necessità da affrontare e la visione e gli obiettivi che l’azienda si propone di raggiungere. Anche perché sono parecchi gli aspetti coinvolti quando ci si riferisce genericamente alla redazione di un piano di comunicazione interna.
Una volta definite le priorità e approfondito al meglio ogni aspetto, compreso il tono di voce da adottare e il livello di formalità richiesto dalle singole comunicazioni, il secondo passo è quello di dotare l’azienda degli strumenti giusti per la realizzazione del piano di comunicazione interna. Da questo punto di vista le possibilità si fanno innumerevoli, e vanno tarate in base alle esigenze della singola realtà.
Tra elementi offline e online, compresa l’adozione di software ad hoc pensati proprio per accorpare quante più funzioni possibili in una sola piattaforma, le valutazioni vanno fatte tenendo presente quale impatto possa avere a tutti i livelli la cura di una comunicazione efficace. Per noi di Studio Felli è da sempre una delle colonne portanti del Modello F.i.c.O.
Da oltre 15 anni tuteliamo aziende ed imprenditori nella corretta ed equilibrata gestione dei rapporti di lavoro.