Raggiungere gli obiettivi, aumentare la produttività, garantire il benessere organizzativo sono tutti temi all’ordine del giorno per qualsiasi Piccola Media Impresa del nostro paese che voglia impostare un percorso di crescita organica. E qual è la chiave più importante per garantirsi il successo nell’impostazione di una strategia rivolta al futuro? Stando al riscontro fornito dalle PMI stesse, molto ruota intorno alle capacità di leadership dell’imprenditore nella gestione del team di lavoro.
Il campione di oltre 500 PMI italiane che ha partecipato ad una recente ricerca di Banca Ifis, realizzata in collaborazione con Format Research all’interno del progetto Market Watch PMI, sembra non avere dubbi in proposito. Quasi una PMI su due è convinta infatti della centralità di questa skill nella gestione efficace dei gruppi di lavoro (il 48%), con una percentuale che arriva al 69% considerando i rispondenti che abbiano indicato la leadership come “abbastanza importante”. Nello stesso tempo, non sono tanto caratteristiche come la visionarietà o l’integrità del leader a fare la differenza, secondo il campione intervistato, quanto piuttosto le sue capacità nel riuscire a motivare adeguatamente il gruppo, nel sapere programmare le attività e nella risoluzione dei problemi.
Scorrendo i numeri della ricerca, si possono delineare i tratti della figura del leader capace di farsi garante della crescita in una Piccola Media Impresa. Intanto è una persona che ha ben chiaro come la leadership sia non solo e non tanto una componente innata, quanto una skill che è possibile (doveroso?) allenare attraverso processi di formazione mirata, e continua. Un imprenditore su tre conferma infatti di avere svolto in passato o di aver pianificato di svolgere entro il prossimo anno dei corsi di formazione ad hoc. Corsi di formazione che rivestono ovviamente un ruolo determinante anche per il personale aziendale: ben il 78% dei leader intervistati conferma infatti di preferire la formazione delle risorse interne rispetto alla ricerca di nuove risorse sul mercato esterno.
Quello che appare chiaro è il ruolo fondamentale della leadership per ciò che riguarda l’impegno e la motivazione del personale, ancora una volta segnalati come essenziali per il successo dell’impresa. Da un lato le caratteristiche più ricercate nel leader sono quella di sapere come motivare il gruppo di lavoro (61%), il sapere programmare le attività (45%) e il problem solving (36%), dall’altro si evince come l’engagement dei dipendenti sia considerato molto importante per quasi un’azienda su due tra le imprese intervistate (il 47%).
Appare dunque chiaro come il benessere organizzativo non possa prescindere dall’elemento umano, in modo particolare in una fase nella quale spesso si è costretti a dover gestire determinati processi lavorativi da remoto o in una forma ibrida.
L’ascolto delle esigenze dei collaboratori (60%), dunque, la corretta gestione del lavoro di squadra (53%) e la giusta attenzione ai sistemi premianti (46%) emergono come i principali elementi strategici da tenere in considerazione per l’imprenditore che voglia essere immagine di una leadership moderna, garanzia di un’efficace organizzazione del lavoro. Il leader visionario e autoritario, insomma, sembra ormai aver perso terreno davanti a quello capace di ascoltare, delegare e riconoscere.
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