La recente presentazione del Welfare Index PMI 2020, ove ce ne fosse stato bisogno, ha dato un’ulteriore conferma del ruolo strategico che ha una corretta implementazione del piano di Welfare, a prescindere dalle dimensioni aziendali. Proprio guardando ai numeri del rapporto si nota come le PMI molto attive in Italia nel Welfare aziendale siano passate dal 7,2% del 2016 (quando significato e contenuti del Welfare aziendale erano poco noti) al 22,2% odierno. Nonostante la grave crisi, dunque, anche la piccola media impresa ne ha ormai chiaramente compreso i vantaggi sia in termini di risultati (produttività, ambiente di lavoro, fidelizzazione, attrattività, immagine e reputazione) che di beneficio per i dipendenti, le loro famiglie, i territori e le comunità di riferimento.
Per Welfare aziendale, stando alla definizione enciclopedica, “si intende il complesso delle erogazioni e prestazioni che un’azienda riconosce ai propri dipendenti con lo scopo di migliorarne la vita privata e lavorativa”. Genericamente, ci si riferisce a iniziative da parte del datore di lavoro alternative alla retribuzione, che possono andare dal sostegno al reddito familiare, allo studio e alla genitorialità, alla tutela della salute, fino alle proposte per il tempo libero e alle agevolazioni di carattere familiare.
Quando si pensa ai concetti alla base dei benefici dell’adozione di un piano di Welfare aziendale ci si riferisce spesso alla convenienza fiscale e di costo, grazie al regime di vantaggio riservato ai benefit che lo caratterizzano, non concorrendo essi a formare il reddito imponibile di lavoro dipendente soggetto ad imposte e contributi. Ultimamente sta però crescendo sempre più l’attenzione anche sui vantaggi “in positivo”, legati cioè al miglioramento del benessere aziendale.
Comprendere i vantaggi dell’investimento in piani di Welfare aziendali significa infatti non limitarsi a considerarne l’impatto di business diretto, ma avviare un processo di valutazione ad ampio raggio che abbracci più variabili. Il miglioramento del clima lavorativo e della qualità delle relazioni interne è una componente da non sottovalutare, capace di produrre benefici tangibili e attrarre risorse umane di valore, così come non si può non evidenziare l’importanza della creazione e del consolidamento di un rapporto di fiducia tra imprenditore e dipendenti. La somma di tutte queste componenti avvantaggia l’azienda e insieme il personale coinvolto, a patto ovviamente che il piano di Welfare sia predisposto in maniera coerente e professionale. Altrimenti, parafrasando il titolo del libro di Alberto Perfumo sull’argomento, non potrà che rivelarsi “una iattura”.
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